Articolo 6: Le quattro virtù cardinali sono la prudenza, la giustizia, la fortezza e la temperanza.
Le virtù si chiamano «cardinali», perché sono le virtù su cui ruota la nostra vita cristiana intiera.
– La prudenza è la virtù di scegliere i mezzi migliori per raggiungere i nostri obiettivi alla luce del fine ultimo;
– La giustizia è la virtù di dare a ciascuno ciò che è dovuto;
– La fortezza rafforza l’anima per perseguire un bene difficile senza essere scossi dalla paura, neanche da quella della morte;
– La temperanza modera l’inclinazione per il piacere, in particolare quello del gusto e del tatto.
La pratica di queste, e di tutte, le virtù costituisce una lotta contro «la concupiscenza triplice»: le tre concupiscenze della natura decaduta, che abbiamo ereditate da Adamo. Le tre concupiscenze sono quella della carne (il desiderio disordinato di soddisfare i sensi), la concupiscenza degli occhi (il desiderio disordinato di possedere e di conoscere) e la concupiscenza spirituale (la superbia).
Il diavolo fu, per così dire, l’autore della triplice concupiscenza, con la collaborazione di Adamo ed Eva. Questa concupiscenza si chiama anche semplicemente «la carne». Il diavolo è il principe del mondo, che è il luogo o le persone, in cui si vive la triplice concupiscenza. Il mondo cerca di sedurci a sé stesso o di terrorizzarci, se resistiamo alla sua seduzione.
La carne, il mondo ed il diavolo costituiscono i tre nemici spirituali dell’uomo: non sono fantasticherie medioevali, ma realtà contro le quali bisogna lottare ogni giorno. Che l’uomo moderno si stacchi dalla sua ossessione per sé stesso e si avvicini alla Verità ed al Bene oggettivi, per riconoscere questi nemici per quello che sono e per opporre resistenza ai loro attacchi!