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Ep. XXIV – I sette Sacramenti

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Catechismo
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Ep. XXIV - I sette Sacramenti
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IV  

I SETTE SACRAMENTI

 

Gran parte dell’insegnamento sacramentale della Chiesa è dichiarato formalmente nel Concilio di Trento sulla scia delle numerose eresie propagate dall’eresiarca Martin Lutero. Questi, come abbiamo già visto, affermava arbitrariamente che l’intera Fede fosse contenuta nella sacra Scrittura, respingendo completamente la Tradizione orale della Chiesa.

Su questa base affermò che ci siano solo due Sacramenti: il Battesimo e quello che chiamava l’«Ultima Cena» o Abendmahl, che era il nome con cui intendeva la santa Eucarestia (cioè la santa Messa). Ma, male interpretando quest’ultima ed alterandone la sostanza, egli, come tutti i protestanti che lo seguirono, la rese invalida. Il Battesimo, invece, rimase valido (come il Matrimonio, che si è compiaciuto di accettare come Sacramento in seguito).

Articolo 1: I Sacramenti sono sette.

«Se qualcuno afferma che i Sacramenti della nuova legge… siano più o meno di sette… sia anatema». (Concilio di Trento, DH 1601)

Articolo 2: Tutti i Sacramenti furono istituiti da nostro Signore Gesù Cristo.

«Se qualcuno afferma che i Sacramenti della nuova legge non siano stati istituiti da Gesù Cristo, nostro Signore… sia anatema ». (Concilio di Trento, DH 1601)

Articolo 3: I Sacramenti sono segni efficaci della grazia.

«Se qualcuno afferma che i Sacramenti della nuova legge non contengano la grazia che significano… sia anatema ». (Concilio di Trento, DH 1606)

Il Catechismo del Concilio di Trento (II 1,8) spiega che il sacramento «è una cosa sensibile, la quale, per istituzione divina, ha la virtù non solo di significare, ma anche di produrre la santità e la giustizia». I Sacramenti sono segni efficaci della grazia che conferiscono, cioè significano una grazia e, significandola, appunto la conferiscono.

Prendiamo l’esempio del Battesimo: per amministrare il Battesimo, una persona, possedendo l’intenzione necessaria per l’atto, versa l’acqua sulla testa di un’altra, recitando la giusta formula. L’atto significa lavare l’anima dal Peccato originale e, significando ciò, produce questo effetto.

Articolo 4: Ogni Sacramento conferisce la grazia santificante a coloro ai quali viene conferito.

«Mediante i Sacramenti ogni vera giustizia ha inizio o viene aumentata, se già iniziata, o è recuperata, se perduta». (Concilio di Trento, DH 1600)

La grazia santificante viene conferita inizialmente dal Battesimo. La Penitenza e l’estrema Unzione la possono ripristinare se la persona l’ha persa a causa del peccato mortale e se possiede le disposizioni necessarie per riceverla. Altrimenti questi due Sacramenti servono semplicemente ad aumentarla (come è il caso di tutti gli altri, del resto).

La grazia sacramentale, invece, viene conferita da ogni Sacramento al fine di aiutare la persona a realizzare lo scopo per il quale il Sacramento in questione è stato istituito. Ad esempio, la grazia sacramentale della Cresima aiuta la persona confermata a professare la Fede con coraggio.

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