Articolo 19: La Chiesa è cattolica nel senso che è universale.
Il termine «cattolico» deriva dal greco kath’holon che significa interamente, universalmente, totalmente. Questa totalità viene interpretata dai Padri della Chiesa in vari modi: rispetto alla totalità della verità, alla totalità dei mezzi di salvezza che Essa possiede; riguardo al comandamento di nostro Signore di andare in tutto il mondo per evangelizzare e battezzare tutti gli uomini; come anche per quanto riguarda la totalità morale, che ci chiede il Signore: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente».
Articolo 20: La Chiesa è apostolica in quanto deriva la Sua origine, successione ed insegnamento dagli Apostoli.
La Chiesa risale agli Apostoli; insegna la Loro dottrina; il Papa ed i Vescovi sono uniti agli Apostoli da una catena ininterrotta di successione, la «successione apostolica».
Articolo 21: La Chiesa fondata da Cristo è indefettibile: rimarrà salda fino alla fine del mondo.
La Chiesa è «incrollabile stabilità» (Concilio Vaticano I, DH 3013). È «fondata sulla pietra, resterà incrollabile fino alla fine dei secoli» (Concilio Vaticano I, DH 3056). È «sola e perpetua» (Satis cognitum, DH 3303).
Articolo 22: L’appartenenza alla Chiesa è necessaria a tutti gli uomini per la salvezza.
«Una è la chiesa universale dei fedeli, fuori della quale nessuno si salva» (Concilio Lateranense IV, DH 802).
La Chiesa dichiara dogmaticamente che, oltre allo stato di grazia al momento della morte, l’appartenenza ad essa è assolutamente necessaria per la salvezza: questa si realizza attraverso il Battesimo, per mezzo del quale entriamo nella Chiesa, e mediante la professione di Fede. Abbiamo spiegato sopra che Dio è assolutamente trascendente e soprannaturale. Così, per essere salvo, ogni uomo dev’essere unito a Lui in punto di morte, così da esserlo anche dopo. Quest’unione viene stabilita dal battesimo, dalla grazia e dalla fede.
Domanda: Un buddista, un musulmano, un ebreo o qualcuno che non abbia mai sentito parlare della Chiesa, può essere salvato? Cosa succede se qualcheduno si trova nell’ignoranza invincibile circa la Fede, ma conduce una vita buona, seguendo la propria coscienza?
La Chiesa direbbe che una persona del genere è sulla via della salvezza. San Tommaso d’Aquino si riferisce alla lettera di san Paolo a Timoteo (1 Tm 2,4), dove leggiamo che Dio: « …vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità». Se Dio desidera che tutti siano salvati, allora dev’essere possibile. San Tommaso conclude che, se una persona fa il possibile, Dio farà il necessario: ossia ciò che è necessario per supplire a quello che manca alla persona in questione.
Chi conduce una vita buona si salverà allora, ma solo mediatamente: la vita buona di questa persona non sarà di per sé sufficiente per ottenere la salvezza, perché è dogma che un uomo debba essere membro della Chiesa per essere salvo: deve professare la Fede e ricevere il Battesimo. La vita buona della persona costituirà comunque un passo verso la salvezza, che Dio renderà possibile illuminando la mente attraverso un predicatore o un angelo, per istruire la persona almeno sui rudimenti della Fede. A questo però deve seguire il Battesimo (almeno di desiderio).